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Shutter

Posted by on Jun 24, 2008 in Senza categoria

Regia: Banjong Pisanthanakun, Parkpoom Wongpoom

Interpreti: Ananda Everingham, Natthaweeranuch Thongmee, Achita Sikamana, Achita Wuthinounsurasit

Thailandia 2004

Titolo Alternativo: The Shutter, The Shutter: They Are Around Us

Sito Ufficiale: www.shutter.it

REVIEW BY

dinacurione

VOTO

MEDIO SPLATTER

In un’epoca di invasione di prodotti orientali, ci si ritrova a ringraziare il cinema con gli occhi a mandorla per aver insufflato nuova vita ad un genere che stava velocemente scomparendo nel parodistico: l’horror. E quando ormai la valanga gialla ci aveva sommersi e stavamo disperatamente cercando di uscirne, ecco che la KeyFilms importa nel nostro paese Shutter, una ghiotta ghost story a tinte forti, che senza introdurre novità sostanziali al genere, raggruppa tutti gli stilemi tipici e li amalgama in una materia viva e terrificante, nella quale si avverte una maestria registica che ci riporta ai tempi d’oro, regalando con generosità colpi di scena e salti sulla poltrona anche al più smaliziato degli appassionati.

In Shutter una giovane coppia, Tun (Ananda Everingham) e Jane (Natthaweeranuch Thongmee), dopo aver bevuto e brindato a un ricevimento di matrimonio con alcuni amici, si avvia verso casa lungo una strada buia e solitaria. Ancora ebbri e innamorati, i due non si accorgono di una figura che si staglia improvvisa davanti alla loro automobile. Jane, al volante, frena bruscamente, ma l’urto non può essere evitato. La vettura finisce fuori strada e il corpo di una giovane donna, apparentemente senza vita, si ritrova riverso poco distante sull’asfalto. Tun impone alla ragazza di fuggire e lei, riluttante, acconsente. Evidentemente i due non hanno mai visto l’episodio di Creepshow 2, in cui un autostoppista investito continuava a ringraziare per il passaggio la donna che lo aveva appena accoppato. Non solo. L’incipit vi riporta alla mente qualcos’altro? Dimenticate So cosa hai fatto e procedete oltre.

Tun e Jane, fortemente scossi, tornano alle loro attività consuete. Il ragazzo di professione fa il fotografo, ma si ritrova a dubitare della sua competenza tecnica, quando sui suoi ritratti compaiono strane ombre. Vi sembra ora di entrare in un secondo campo già fortemente inflazionato? Probabilmente un certo tributo a predecessori come Ringu, i due registi e sceneggiatori di Shutter, Banjong Pisanthanakun e Parkpoom Wongpoom, devono versarlo. Ma presto la vicenda prende una piega ben più inquietante e indagando a fondo il passato riemerge e con esso i suoi fantasmi. Letteralmente. In realtà i due registi hanno dichiarato di aver tratto l’ispirazione per questo film da alcune fotografie di un infame episodio della storia Thailandese: una protesta studentesca contro la dittatura militare repressa nel sangue il 14 ottobre del 1973 (nella sola Università di Bangkok, le vittime tra gli studenti furono centinaia). Quelle fotografie mostravano alcune strane distorsioni, e i due pensarono che sarebbe stato un interessante punto di partenza per un film horror.

Grande successo al botteghino tailandese, Shutter lascia che lo spettatore sprofondi lentamente nelle sue atmosfere malsane e inquietanti toccando corde che riportano alla mente ataviche paure. I due registi conoscono a fondo tutti gli espedienti del genere horror e li usano con maestria e senza alcuna vergogna. Le domande che il film rivolge sono trite e ritrite: gli spiriti dei defunti restano intorno a noi? Ci sono colpe che non possono essere perdonate? Ma proprio cercando di rispondere a questi banali interrogativi, ci incamminiamo in un viaggio agghiacciante osservando presunte prove dell’esistenza dell’aldilà, mani che sbucano alle nostre spalle, coperte tirate giù dal letto, cadaveri in decomposizione, figure ectoplasmatiche mostruose che si avvicinano con incedere animalesco, in una spirale che ci avvolge, ci costringe a mantenere gli occhi ben aperti attirandoci verso il terrificante colpo di scena finale.

Da segnalare anche un uso intelligente della musica e attori sufficientemente espressivi e adeguati al ruolo, particolare, questo, rimarchevole nel genere horror, in cui la capacità attoriale viene spesso sacrificata in nome della notorietà e dell’avvenenza.

Pur avendo ormai svelato il colpo di scena finale, Shutter è un film che meriterebbe di essere visto due volte, per poterne apprezzare simbolismi e metafore: uno su tutti il riferimento all’accoppiamento della mantide religiosa, che nell’impeto della passione divora il maschio. Allo stesso modo sarà proprio l’amore a consumare il giovane Tun portandolo sull’orlo della follia.

Curiosità (a cura di Actarus): il termine “shutter” sta ad indicare l’otturatore del dispositivo fotografico. La Regency ha stipulato diversi mesi fà un contratto milionario per acquisire i diritti di SHUTTER, per farne ovviamente un remake. La cifra stipulata nell’accordo supererebbe addrittura del doppio quella investita anni prima per accaparrarsi i diritti di Ringu.

Visute Poolvoralak, presidente della Gmm Tai Hub Co., Ltd. (GTH), ovvero la detentrice dei diritti di Shutter, ha commentato in questo modo l’affare andato in porto:”Siamo stati invidiosi quando altri film asiatici sono stati acquistati per realizzare dei remake. Ora è arrivato il nostro turno ed abbiamo in più anche la possibilità di offrire un prezzo più alto”. Attualmente però, sembra che questo progetto sia stato messo in freezer.

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Firefox 3

Posted by on Jun 18, 2008 in Senza categoria

E’ Disponibile per i sistemi operativi Windows, Linux e Mac OS X

Arriva Firefox 3, nuovo browser Mozilla per la ”migliore esperienza del web”

Notevoli miglioramenti nelle prestazioni e la nuova ‘barra irresistibile’ fanno del browser il più veloce e più potente mai realizzato da Mozilla. Il CEO di Mozilla: ”La nuova versione dimostra che cosa una comunità globale appassionata e impegnata sia in grado di fare quando lavora all’unisono”.




Roma, 17 giu. (Ign) – Sbarca oggi sul web Firefox® 3, la nuova versione del popolare browser open source di Mozilla scaricabile gratuitamente dalla rete di Firefox.

Risultato di tre anni di lavoro da parte di migliaia di sviluppatori, esperti in sicurezza, comunità di localizzazione e supporto, oltre che dei tester sparsi in tutto il mondo, Firefox 3 è disponibile in circa 50 lingue.

Il programma è dalle due alle tre volte più veloce della versione precedente e conta oltre 15.000 migliorie tra cui la rivoluzionaria barra degli indirizzi intelligente, la protezione dai malware e numerosi aggiornamenti ”sotto il cofano” sviluppati per incrementare la velocità e le prestazioni del browser.

"Siamo molto orgogliosi di Firefox 3 – afferma John Lilly, CEO di Mozilla – la nuova versione del browser dimostra che cosa una comunità globale appassionata e impegnata sia in grado di fare quando lavora all’unisono”.

Mozilla Firefox 3 è disponibile per i sistemi operativi Windows, Linux e Mac OS X.

I miglioramenti apportati a Firefox 3 consentono la migliore esperienza possibile del web. La nuova barra degli indirizzi intelligente, denominata ‘la barra irresistibile’, è in grado di apprendere sulla base dell’utilizzo che ne fa l’utente, adattandosi alle sue preferenze e migliorando nel tempo la capacità di trovare esattamente ciò che il singolo utente sta cercando sulla base dei siti consultati in passato. La possibilità di creare segnalibri ed etichette con un clic rende più semplice ricordare, ricercare e organizzare i siti web consultati. E ancora, una nuova funzione consente di effettuare lo zoom delle pagine per ingrandire o rimpicciolire sulla base delle proprie preferenze, rendendo così più leggibili le pagine in un attimo.

Grazie alla nuova, potente piattaforma Gecko 1.9 sulla quale si basa, Firefox 3 è più sicuro, più semplice da utilizzare e maggiormente personalizzabile. Utilizza un quantitativo di memoria notevolmente inferiore rispetto alla versione precedente, mentre il nuovo motore di rendering e layout delle pagine garantisce una visualizzazione da due o tre volte più veloce di quanto non accadesse con Firefox 2.

Firefox 3 stabilisce nuovi parametri per la sicurezza in rete. La nuova protezione dai malware e dai siti contraffatti (phishing) migliora ulteriormente le difese da virus, worm, trojan, spyware e altri malware garantendo la sicurezza in rete. Firefox 3 consente con un solo clic di verificare le informazioni sull’identità del sito che si sta visitando, e accertarsi che il sito in questione sia effettivamente quello che sostiene di essere e non un tentativo di contraffazione.

Il programma consente poi a ogni singolo utente di personalizzare il proprio browser grazie a oltre 5.000 componenti aggiuntivi. Il nuovo Gestore dei componenti aggiuntivi aiuta l’utente nella ricerca e nell’installazione dei componenti aggiuntivi direttamente dal browser.

Il rilascio di Firefox 3 segna anche l’inizio del Download Day, la campagna voluta dalla comunità Mozilla per stabilire un nuovo record mondiale per il maggior numero di software scaricati in 24 ore. Il tentativo di stabilire il nuovo record coinvolge tutti i Paesi del mondo.


Fonte: Adnkronos

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Cronache Spaziali

Posted by on Jun 9, 2008 in Senza categoria

Sembrava una tranquilla notte come le altre sul pianeta Terminus, e il comandante Hari Seldon si stava rilassando nella propria stanza sorseggiando un calice del miglior vino rosso prodotto sul pianeta, pensando alla giornata appena trascorsa.
I recenti avvenimenti, forse di poco conto per la popolazione normale, lo riempivano tuttavia di un orgoglio via via crescente.
Le miniere recentemente ampliate cominciavano a produrre un’ingente quantità di materiali, tanto che nella mattinata il Centro Ricerche aveva potuto annunciare l’avvio dello sviluppo del livello 3 del motore iperspaziale.
"Ancora un miglioramento e finalmente le leggendarie Navi da Battaglia delle cronache antiche potranno risorgere dalle ceneri del passato. – pensò Hari, continuando a sorseggiare placidamente il proprio calice di vino e ad ammirare l’infinito brillìo delle stelle.
Il rumore della porta scorrevole che si apriva e che poi si richiudeva ruppe appena il silenzio che aleggiava nella stanza.
I piccoli passi avanzarono un po’ e poi si interruppero.
– Buone notizie? – disse Hari senza distogliere lo sguardo dal panorama che aveva di fronte.
Era Stor, la tigre addetta al controllo spaziale, l’unica nella base ammessa ad interrompere la placida atmosfera delle ore di riposo del comandante.
– Sì, signore. – disse Stor con la voce che tradiva appena una certa eccitazione – Abbiamo appena ottenuto degli ottimi rapporti di spionaggio. Un bersaglio facile, una buona quantità di risorse e neanche troppo lontano. -
Il silenzio ricadde nella stanza, facendogli temere che Hari non fosse completamente d’accordo e fiducioso di tali rapporti.
In realtà quegli istanti gli servivano per godersi il momento antecedente la battaglia e per sentire l’eccitazione della caccia che cominciava a pervadergli le vene.
– Bene Stor, allora sai già cosa fare.
La tenue tensione che si era appena creata si ruppe e Stor sorrise, mostrando i canini.
– Sì, signore. Procedo immediatamente ad avvisare il Comando Spaziale di prepararsi a partire. Con permesso, signore…
Stor uscì dalla stanza accompagnato dai soliti piccoli passi.
Una volta richiusa la porta scorrevole dietro Stor, Hari sorrise.
Pochi minuti dopo dalla grande finestra poté ammirare i bagliori dei motori ad impulso che accompagnavano le navi, ognuna verso il proprio obiettivo.
– Buona fortuna, e tornate fieri e vincitori – disse, e li salutò infine con un ruggito di soddisfazione per le proprie squadre.

Qualche ora dopo Stor riapparve dietro la porta, e l’espressione del volto, nettamente soddisfatta, tradiva un leggero imbarazzo.
– Sono giunti i rapporti sulle battaglie. Successo completo su tutti i fronti, tranne uno. Un caccia leggero dei nostri è stato purtroppo abbattuto in uno degli scontri.
Hari lo guardò con gli occhi consolatori di chi ha visto e comandato innumerevoli battaglie.
– Non preoccuparti, quel nostro compagno sarà onorato da tutti gli ordini militari, e il suo sacrificio non sarà considerato vano. Ora vai a goderti la vittoria con tutti gli altri.
– Signorsì, signore! – e quasi di corsa Stor uscì e si avviò verso la sala comandi, da dove provenivano i ruggiti di gioia delle giovani tigri cadette.

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Un Anno di Blog

Posted by on May 27, 2008 in Senza categoria

Oggi il mio blog compie esattamente un anno di vita,
e arrivati a questo punto è tempo di fare un po’ di bilanci.

- 4978 visitatori. Non molti rispetto ad altri blog,
ma comunque si tratta di più di 13 accessi al giorno,
molti dei quali fatti da me nei primi tempi;

- 373 commenti. Vale a dire poco più di uno al giorno.

Nell’ultimo anno com’è cambiata la mia vita?
Grazie a Splinder ho conosciuto persone interessanti
e altre meno.
Ho visitato tantissimi blog, ne ho visti
nascere e alcuni chiudere, altri che sono diventati
un mio punto di riferimento ed altri che per varie
ragioni ho via via abbandonato.

Ma comunque voglio dedicare un grazie a tutti a quelli
che anche solo una volta sono passati di qui, e che magari
non hanno lasciato commenti perché non piaceva loro
l’argomento, o non lo trovavano degno di essere commentato.
Del resto non si può piacere a tutti, e non sempre è necessario
lasciare un segno.

Vedendo il blog come una sorta di diario moderno in cui
la gente lascia le proprie idee, i propri pensieri,
le proprie emozioni, mi viene in mente una frase che
ho sentito recentemente in televisione:

"Una volta ci si arrabbiava se ci leggevano il diario,
oggi ci arrabbiamo se non lo legge nessuno."

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Sicurezza Sul Lavoro

Posted by on May 23, 2008 in Senza categoria

In tempi in cui le cosiddette "morti bianche", cioè gli incidenti sul lavoro, sembrano ormai farla da padrone nelle cronache giornalistiche, voglio segnalare una speciale classifica stilata recentemente da una speciale commissione di studio sulla legge 626.

Ed ecco i risultati:

4° classificato

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3° classificato

626-2




2° classificato

626-3




Ma prima di passare al vincitore, voglio citare alcune situazioni che da sole si sono meritate un premio particolare.

Laurea ad honorem

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Menzione speciale della Giuria

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Premio speciale della critica, "Apoteosi"

626-7




Ed infine il vincitore

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Falla Girare

Posted by on May 20, 2008 in Senza categoria


Per la serie "Falla Girare, puntata n°8349", pubblico la catena che mi ha passato Alessandra, alias tramgirl.

Istruzioni per l’uso:

1 – Indicare il Blog che vi ha nominato e linkarlo;
2 – Inserire le regole di svolgimento;
3 – Scrivere sei cose che vi piace fare;
4 – Nominare altre sei persone che proseguano la catena;
5 – Lasciare un commento sul blog dei sei bloggers prescelti.

Passiamo già al punto n°3, visto che i primi due li ho già fatti.

Allora, sei cose che mi piace fare:

1. uscire con gli amici nel week-end;
2. continuare a controllare se qualcuno ha lasciato commenti, anche inutili, sul mio blog;
3. rigirarmi nel letto di continuo sapendo che non devo fare nulla o andare da nessuna parte… almeno per le prossime tre-quattro ore… e addormentarmi e svegliarmi e riaddormentarmi…;
4. andare al lavoro (anche se a volte è dura, lo ammetto);
5. guardare le scie che lasciano gli aerei nel cielo e seguirne uno col binocolo fino a non riuscire più a vederlo;
6. bere un buon bicchiere di vino rosso.

Ed ora le nominations:

iridefelice, Tonica, Mile83, oulaya, Artemisia1975, dafnefairy.

Forza, si comincia!

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Figli

Posted by on May 11, 2008 in Senza categoria

Questo post è dedicato a:

- coloro che hanno figli;
- chi non ne ha, ma li vorrebbe avere;
- quelli che non ne hanno e sono contenti di non averne.

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Inoltre quando hai figli, scopri cose interessanti come:

1) - un letto ad acqua matrimoniale ne contiene abbastanza da riempire di sei centimetri d’acqua un appartamento di 100 metri quadrati;

2) – la voce di un ragazzino di 3 anni è più alta del brusio prodotto dalla voce di 200 adulti in un ristorante affollato;

3) – se agganci un guinzaglio per cani al ventilatore a pale sul soffitto, il motore non è abbastanza robusto da far ruotare un ragazzino di 20 Kg con il costume da Batman o da Superman, però basta ed avanza per far ruotare un barattolo di vernice e spandere il contenuto sulle quattro pareti di una stanza di 4 metri per 4;

4) – quando senti il rumore dello sciacquone del bagno, e le parole "Oh-Oh!", è sempre troppo tardi;

5) – il liquido per freni mischiato con la candeggina produce fumo. Tanto fumo;

6) – un ragazzino di sei anni puo’ appicare un incendio con una pietra focaia anche se un adulto di 36 anni riesce a farlo solo nei film;

7) – alcuni pezzi di Lego possono passare attraverso l’apparato digerente di un bambino di 4 anni;

8) – la super colla è per sempre;

9) – guarda sempre all’interno del forno prima di accenderlo. I giocattoli di plastica non gradiscono il forno;

10) – i pompieri a Torino rispondono in sei minuti;

11) – l’80% delle donne passeranno questo messaggio a tutti i loro amici, con o senza bambini;

12) – l’80% degli uomini che leggono questo messaggio proveranno a mescolare candeggina e liquido per i freni.

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Branco? No: merde!

Posted by on May 6, 2008 in Senza categoria

tratto da l’Arena, quotidiano di Verona.

VIOLENZA IN CENTRO. Quattro giorni dopo la brutale aggressione, un alunno, di 19 anni del Maffei, residente a San Giovanni Lupatoto si è costituito in questura.

Pestaggio, studente in carcere.
Altri due che facevano parte del «branco» sono stati già individuati: sono partiti in auto verso l’Austria. Resta invece da identificare un’altra coppia
Durante l’interrogatorio ha ammesso di aver colpito Tommasoli: «Non volevo ucciderlo».

di Fabiana Marcolini

Assieme ai carabinieri avevano iniziato fin dal primo maggio a muoversi in una direzione, poi pian piano gli agenti hanno stretto il cerchio e ieri mattina il paziente lavoro di «accerchiamento» tessuto dagli uomini della Digos aveva il volto di un ragazzo di non ancora vent’anni, di buona famiglia e studente modello del liceo classico Scipione Maffei. Ed è Raffaele Dalle Donne, 19 anni, che la notte di giovedì insieme ad altri quattro coetanei ha colpito duramente Nicola Tommasoli, il disegnatore industriale di Santa Maria di Negrar la cui vita da quella notte è appesa a un filo. E dalla tarda mattinata di ieri lo studente simpatizzante dell’estrema destra è in carcere a Montorio con l’accusa di lesioni gravissime. Per il momento, finché Nicola resta in vita.
LA CONFESSIONE. Si è presentato spontaneamente, accompagnato dal suo legale, negli uffici di lungadige Galtarossa e lì è stato interrogato dal sostituto procuratore Francesco Rombaldoni che conduce l’indagine sul pestaggio a Porta Leoni. E ha ammesso. Un interrogatorio lungo, durante il quale ha spiegato l’inizio di quella lite degenerata, in alcuni momenti drammatico perché ha continuato a ripetere che non voleva uccidere il giovane che aveva di fronte.
Ha spiegato, al termine il PM ha disposto il fermo e il giovane è stato condotto in carcere, a Montorio, in attesa dell’udienza di convalida del provvedimento che si terrà nei prossimi giorni. La politica non c’entra, quella reazione, sostengono i difensori, non è stata mossa da nulla di ideologico. Questione di arroganza, pugni e calci per uno sbotto d’ira. Per una sigaretta negata, assurdo.
DUE ALL’ESTERO. «È un dramma che distrugge tutti, soprattutto le famiglie», dice l’avvocato Roberto Bussinello che con il collega Giuseppe Trimeloni assiste l’aggressore, «ci sono solo vittime in questa vicenda, il giovane disegnatore in coma, i suoi genitori e i genitori di questi ragazzi». Altri due giovani che facevano parte del «branco», che sarebbero già stati individuati, pare siano partiti in auto per andare all’estero, in Austria (dove ancora si trovano), subito dopo l’episodio. Gli uomini coordinati dal dirigente della Digos Luciano Iaccarino sanno di chi si tratta e non è escluso che anche in questo caso prevalga il buon senso. E si costituiscano. Non è chiaro invece chi siano gli altri due, potrebbero essere giovani che non frequentavano assiduamente gli altri, che si sono aggregati solo mercoledì. E Dalle Donne ha detto di non conoscerli.
L’APPARTENENZA. «Non è la diversità di credo politico che ha spinto l’aggressore a colpire», sostengono investigatori e difensori. La politica non c’entra ma c’entra l’appartenenza: quel giovane studente è un ultras dell’Hellas, simpatizzante dell’estrema destra e colpito dal provvedimento amministrativo che lo tiene lontano dagli stadi per episodi di violenza commessi in passato durante gli incontri di calcio. Ma quel che è più grave è che rientra in quell’elenco dei diciassette indagati per i pestaggi in centro storico avvenuti tra il marzo 2006 e il giugno 2007. Ed è il più giovane del gruppo. Quei diciassette «bravi ragazzi» per i quali il procuratore Guido Papalia ipotizzò il reato più grave: l’associazione per delinquere allo scopo di compiere aggressioni con l’aggravante della legge Mancino. Perché per diventare «vittima» di calci e pugni bastava anche solo l’abbigliamento o la provenienza geografica.

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E oggi l’ultimo bollettino medico recitava:

"Alle ore 18 il collegio medico ha concluso il periodo di osservazione per l’accertamento di morte di Nicola Tommasoli. I genitori di Nicola hanno espresso il desiderio di donare gli organi e i tessuti.
[...]"

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Questa è una di quelle volte in cui vorrei che i colpevoli fossero consegnati direttamente ai genitori della vittima, e non alla giustizia, specie se si tratta di quella italiana.

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Albert Hofmann

Posted by on May 1, 2008 in Senza categoria

Nella foto Albert Hofmann

Ieri mattina il decesso nella sua casa di Burg, vicino a Basilea

E’ morto Albert Hofmann, il padre dell’LSD

Il celebre chimico svizzero si è spento all’età di 102 anni per un attacco cardiaco. Nel 1943 scoprì gli effetti allucinogeni dell’acido lisergico. Per primo si sottopose alla prova della droga, arrivando fino all’overdose da cui uscì indenne. A ottobre è stato proclamato ‘genio vivente’

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Basilea, 30 apr. (Adnkronos/Ign) - Il celebre chimico svizzero Albert Hofmann, meglio conosciuto come il ”padre dell’LSD”, si è spento ieri mattina all’età di 102 anni nella sua casa di Burg, vicino a Basilea, per un attacco cardiaco. La notizia è stata confermata oggi all’agenzia Ats dalla segrataria comunale del piccolo villaggio del Leimental.

Nato a Baden l’11 gennaio 1906, ricercatore nei laboratori del gruppo farmaceutico Sandoz dal 1929 al 1971, Hofmann fu il primo a sottoporsi alla prova della droga allucinogena, incorrendo durante gli esperimenti in varie overdose dalle quali uscì indenne e senza alcun danno alla sua materia grigia. Fu nel 1943 che il chimico scoprì gli effetti allucinogeni dell’LSD, l’acido lisergico. L’LSD è stata la droga che ha cambiato la cultura americana degli anni ’60 e ’70, usata dagli autori della Beat Generation e dai musicisti della scena rock. Nel 1967 viene messa al bando.

Il 16 aprile 1943 è la data del primo ‘trip da acido’ del chimico, che dunque non fu solo lo scopritore ma anche il ‘tester’ della droga allucinogena: mentre manipolava LSD, una goccia cadde sulla sua mano provocandogli strane sensazioni e visioni. Tre giorni dopo, lo studioso provò di nuovo il composto e verificò gli stessi effetti. Albert Hofmann era ben lungi dall’immaginare che negli anni a venire la sua scoperta sarebbe stata glorificata da migliaia di persone. Il chimico prevedeva soprattutto un utilizzo in psichiatria e neurologia.

Nel 1963 terminò il brevetto di fabbricazione dell’LSD e fu quindi possibile produrlo. La sostanza però venne inclusa nella lista degli stupefacenti vietati negli Stati Uniti solo nel 1967, anno in cui la Sandoz cessò la produzione. Il consumo per ragioni mediche non si è interrotto per questo, ma è diventato marginale. Altre terapie e sostanze più efficaci hanno sostituito oggi l’LSD.

Nell’ottobre del 2007 Albert Hofmann è stato inserito nella classifica dei 100 ‘geni viventi’, in prima posizione al fianco di Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web. La classifica è stata realizzata dal ‘Daily Telegraph’ che ha chiesto a sei noti esperti di creatività e innovazione di stilare l’elenco dei 100 geni viventi, dove figurano ai primi posti il finanziere americano George Soros, il leader sudafricano anti-apartheid Nelson Mandela, il biochimico inglese Frederick Sanger, lo scrittore e attore Dario Fo, lo scienziato inglese Steven Hawking, l’architetto brasiliano Oscar Niemeyer e il compositore americano Philip Glass.

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Yin Yang

Posted by on Apr 16, 2008 in Senza categoria
yin-yang"[...]
…niente meglio di un grande simbolo asiatico, in questo caso cinese, la ruota dello Yin e lo Yang, rappresenta come la vita, l’universo è l’armonia degli opposti.
Perché non c’è acqua senza fuoco, non c’è femminile senza maschile, non c’è notte senza giorno, non c’è sole senza luna, non c’è bene senza male.
E il simbolo dello Yin e lo Yang è perfetto: il bianco e il nero che si abbracciano; all’interno del nero c’è un punto di bianco, e all’interno del bianco c’è un punto di nero.
[...]
Pensa ad una faccenda sulla quale non riflettiamo mai, noi che perseguiamo il piacere in ogni modo: non c’è piacere senza sofferenza, e non c’è sofferenza senza piacere.
Solo quando capisci questo godi del piacere e accetti la sofferenza.
[...]"

da "Anam Il Senzanome"
Tiziano Terzani

…da un commento fatto qui.

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