La Nuvoletta dell'Impiegato

# # # #
Che cosa spinge la natura ad infierire contro noi, poveri mortali che attendiamo con ansia il week-end per trovare un po’ di relax dal caos quotidiano, e che con puntualità quasi svizzera ce lo vediamo rovinato dal solito acquazzone, o da un tempo che non ispira certo ad uscire per la classica gita fuori porta?
Forse non lo sapremo mai, ma gli studiosi da qualche tempo hanno le idee un po’ più chiare a riguardo.
Nei giorni scorsi infatti, quell’inesauribile fonte di scienza ed altre amenità che altro non è che il telegiornale di Italia1, Studio Aperto, ha annunciato che si è scoperto che il famoso fenomeno della nuvoletta dell’impiegato, portato ai giusti onori dai film di Fantozzi, ha una spiegazione scientifica ben precisa.
Durante la settimana infatti, nelle grandi città il calore e l’umidità prodotti dalle grandi industrie si accumulano nell’atmosfera, e ciò favorisce nel week-end il formarsi di perturbazioni localizzate, proprio quando il povero impiegato e il povero operaio, vessati dal un lavoro stressante e ben poco gratificante, decidono di "cambiare aria", non sapendo però che quella stessa aria li sta seguendo, se non anticipando, verso i luoghi deputati al rilassamento.
E così cade il mito della "Nuvoletta dell’Impiegato", che fino a poco tempo fa si pensava fosse governata solo da un fato avverso.
Mi chiedo quale sarà il prossimo mito a cadere… "rosso di sera, bel tempo si spera"?
Saluti!